L’ARCICONFRATERNITA DELLE TRE AVE MARIA

L’“Arciconfraternita delle Tre Ave Maria” è stata canonicamente eretta da papa Benedetto XV, il 30 luglio 1921.

SCOPO

RINGRAZIARE le tre Persone divine dei grandi privilegi di Potenza, di Sapienza e di Misericordia ch’esse hanno accordato a Maria.
OTTENERE, tramite la Vergine Immacolata, TUTTE LE GRAZIE, particolarmente di non peccare e di morire nell’amicizia di Dio.

OBBLIGHI

È sufficiente FARSI ISCRIVERE sui registri dell’Arciconfraternita, dando il proprio nome e cognome e RECITARE OGNI GIORNO, TRE “AVE MARIA” le intenzioni dell’Associazione. L’iscrizione di per sé è gratuita: si può richiedere l’immagine-certificato.
Essendo il PECCATO MORTALE l’unico ostacolo per la perseveranza finale o per la buona morte, si consiglia, secondo lo spirito di San Leonardo da Portomaurizio e di Sant’Alfonso de Liguori, di recitare le tre Ave Maria, alla mattina e alla sera, aggiungendo l’invocazione seguente: “Madre mia, preservami quest’oggi dal peccato mortale”, al mattino; e alla sera, “durante questa notte”.

CONDIZIONI E VANTAGGI

Gli impegni NON OBBLIGANO SOTTO PENA Dl PECCATO.
Vengono celebrate molte Sante Messe per tutti gli associati VIVI E DEFUNTI.
Inoltre, sono accordate ai membri dell’Arciconfraternita un certo numero di indulgenze, modificate il 22 gennaio 1968, conformemente alla riforma delle indulgenze instaurata nel 1967:
Indulgenze plenarie: IL GIORNO DELLA ISCRIZIONE.
Ogni anno, nei giorni delle feste seguenti: IMMACOLATA CONCEZIONE, ANNUNCIAZIONE, ASSUNZIONE, SAN LEONARDO DA PORTOMAURIZIO (26 novembre).
Condizioni: confessione, comunione, visita che si può fare dal mezzogiorno della vigilia di ciascuna delle feste indicate nella cappella delle Tre Ave, dove esiste, o in qualsiasi chiesa pubblica; pregare secondo l’intenzione del Sommo Pontefice.
Inoltre, un certo numero d’indulgenze parziali sono lucrate dall’Associato, per il fatto stesso ch’egli è fedele ai suoi obblighi.

IL CENTRO NAZIONALE DI DIFFUSIONE DELLE “TRE AVE” PER L’ITALIA HA SEDE PRESSO IL SANTUARIO DELLA SS. CONCEZIONE – PADRE SANTO IN GENOVA

Novena delle “TRE AVE, maria”

La devozione delle “TRE AVE, MARIA”

Diceva Gesù: “Che giova all’uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde la sua anima?…”. Queste stesse parole ripetè spesso S. Ignazio di Loyola, per ricordare che l’affare più importante è, quindi, di raggiungere la salvezza eterna.
Volete salvarvi?… Chiedete alla Vergine Maria la sua protezione, recitando tutti i giorni Tre Ave Maria. Questa breve e semplice devozione la rivelò la stessa Madre di Dio a Santa Metilde e la fece conoscere a Santa Geltrude, mostrando che, quante volte i cristiani recitano Tre Ave Maria per commemorare i privilegi che ricevette dalla SS.ma Trinità (il potere concesse Dio Padre, la sapienza comunicò Dio Figlio, e la misericordiacui l’arricchì Dio Spirito Santo), altrettante volte il potere, la sapienza e l’amore vanno dal suo Cuore Immacolato a inondare l’anima di coloro che in questa maniera la onorano e la invocano; i quali tutti avranno la sua protezione durante la vita e speciale assistenza nell’ora della morte.
Perciò S. Alfonso Maria de’ Liguori raccomandò con insistenza la recita delle Tre Ave Maria. San Leonardo da Porto Maurizio predicò con fervore questa devozione; egli diceva: “Oh, la santa pratica di pietà! Essa è un mezzo molto efficace per assicurare la vostra salvezza”. E, a sua volta, il venerabile Servo di Dio Luigi Maria Baudoin, scrisse: “Recitate ogni giorno le Tre Ave Maria; se siete fedeli nel pagare questo tributo di omaggio a Maria, io vi prometto il Paradiso”.
PRATICA

Pregate mattina e sera così:

1. , Madre mia, liberami dal cadere in peccato mortale! Per il Potere che ti ha concesso l’Eterno Padre.
Ave Maria…

2. Per la Sapienza che ti ha concesso il Figlio.
Ave Maria…

3. Per l’Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo.
Ave Maria…

Propagate questa devozione, perché “chi salva un’anima, ha assicurato la sua”.

(S. Agostino)

Novena delle “TRE AVE, maria”

I. O Maria, Vergine potente, tu cui nulla è impossibile, per quella Potenza che ti ha donato il Padre Onnipotente, te ne scongiuro, assistimi nella necessità in cui mi trovo. Dal momento che tu puoi soccorrermi, non mi abbandonare, tu che sei l’Avvocata delle cause più disperate!
Mi pare che la gloria di Dio, il tuo onore ed il bene della mia anima siano uniti alla concessione di questo favore.
Se dunque come io penso, ciò è conforme alla amabilissima e santissima Volontà di Dio, te ne prego, o tu che sei l’Onnipotenza Supplicante, intercedi per me presso il Figlio tuo che nulla ti può negare.
Io te lo chiedo ancora, in nome della Potenza senza limiti che il Padre celeste ha comunicato a te, Sua Figlia amatissima. In tuo onore io dico, in unione a Santa Metilde alla quale hai rivelato la salutare pratica delle Tre “Ave Maria”:

Ave, o Maria, ecc.

II. Vergine Santissima, che sei chiamata il Trono della Sapienza, perché la Sapienza increata, il Verbo di Dio, ha abitato in te, tu cui questo adorabile Figlio ha comunicato tutta l’estensione della sua scienza divina, nella misura in cui poteva riceverla la creatura più perfetta, tu conosci la grandezza della mia miseria e qual bisogno io abbia della tua assistenza.
Confidando nella tua Sapienza, io mi abbandono interamente nelle tue mani, perché tu disponga tutto con forza e dolcezza, per la maggior gloria di Dio ed il maggior bene della mia anima.
Degnati dunque, o Madre della divina Sapienza, degnati, te ne supplico, di ottenermi la grazia preziosa che io cerco; te lo domando nel nome stesso di quella Sapienza incomparabile con cui il Verbo, tuo Figlio, ti ha illuminato. Tu sei la Sua Madre amatissima, ed in tuo onore io dico, in unione a San Leonardo da Portomaurizio, il più zelante predicatore delle Tre “Ave Maria”:

Ave, o Maria, ecc.

III. O Madre tenera e buona, vera Madre di Misericordia, tu cui lo Spirito d’Amore donò un cuore ripieno di una tenerezza senza limiti per i poveri umani, io vengo a supplicarti di usare verso di me la tua bontà compassionevole.
Quanto più grande è la mia miseria, tanto più essa deve eccitare la tua compassione.
Lo so, io non merito per nulla la grazia preziosa che desidero, perché così spesso ti ho contristata offendendo il tuo divin Figlio. Ma, se io sono colpevole, molto colpevole, mi pento sinceramente d’aver ferito un cuore sì tenero come quello di Gesù e come il tuo.
D’altronde, non sei tu “la Madre dei peccatori pentiti”, come hai rivelato ad una delle tue serve, Santa Brigida? Perdonami dunque le miei ingratitudini passate, e considerando unicamente la tua bontà misericordiosa e la gloria che ne verrà a Dio e a te, ottienimi, dalla misericordia divina, la grazia che imploro mediante la tua intercessione.
O tu, che nessuno ha mai implorato invano, “o clemente, o misericordiosa, o dolce Vergine Maria”, degnati, degnati soccorrermi, te ne scongiuro, per quella misericordiosa bontà di cui lo Spirito Santo ti ha riempita per noi, tu che sei la Sua Sposa teneramente amata, ed in onore della quale io dico, con Sant’Alfonso de Liguori, l’Apostolo della tua misericordia e dottore delle Tre “Ave Maria”:

Ave, o Maria, ecc.